Protesi totale di ginocchio: un approccio risolutivo quando l’artrosi colpisce tutti i comparti dell’articolazione

Il segreto per affrontare al meglio le patologie articolari è individuare l’approccio terapeutico più adeguato alla patologia e allo stato di salute del paziente. Nel caso in cui l’artrosi abbia colpito l’articolazione del ginocchio in tutti i suoi comparti, la protesi totale si rivela spesso la soluzione migliore per dimenticare il dolore e recuperare una buona funzionalità articolare.

L’artrosi del ginocchio (o gonartrosi) è una patologia a carattere degenerativo che si manifesta in genere in età piuttosto avanzata, ma può colpire anche persone più giovani specie se sportive o sovrappeso e cioè che hanno sottoposto negli anni l’articolazione a carichi eccessivi. Anche alcune malattie come l’artrite reumatoide, o eventi traumatici come una frattura, possono essere causa dello sviluppo di gonartrosi.

In fase iniziale il processo degenerativo colpisce le cartilagini di rivestimento di tibia, femore e rotula per poi diffondersi alle componenti ossee. Come per tutte le patologie, l’ideale è giungere a una diagnosi in fase precoce quando il processo degenerativo è limitato a uno solo dei comparti articolari. Molto spesso però, il ritardo con cui il paziente giunge in ambulatorio per una visita, determina un avanzamento di questo processo che spesso è già arrivato a colpire sia la tibia che il femore che la rotula rendendo necessaria la sostituzione  completa dell’articolazione tramite quella che si definisce protesi totale di ginocchio.

La protesi totale, una scelta sicura

Come detto, l’intervento di protesi totale si rende necessario quando l’artrosi è già arrivata a colpire tutti i comparti articolari. Questo significa che verranno sostituite con parti metalliche e polietilene le superfici di tibia e femore, e se necessario anche la rotula. Si tratta di un intervento con ottime percentuali di successo che consente un significativo miglioramento della funzionalità dell’articolazione e una notevole riduzione della sintomatologia dolorosa che accompagna la patologia artrosica rendendola invalidante. 

Naturalmente non bisogna aspettarsi di tornare a svolgere esattamente le stesse attività cui eravamo abituati prima di soffrire di artrosi. La protesi tende a usurarsi nel tempo e gli sport ad alto impatto sono sconsigliati. Con le dovute cautele, gli sport che si potranno praticare dopo la sostituzione del ginocchio, sono comunque tantissimi: nuoto, bicicletta, camminate e altre attività a basso impatto garantiranno uno stile di vita dinamico e allo stesso tempo una lunga durata alla protesi (in genere intorno ai 15-20 anni).

L’intervento

La sostituzione del ginocchio può svolgersi in anestesia generale oppure spinale a seconda delle valutazioni dell’anestesista e richiede un tempo che in genere va da una a due ore. Le moderne tecniche chirurgiche e le più recenti tecnologie dei materiali garantiscono una sempre maggior precisione nel gesto del chirurgo e di conseguenza una buona riuscita dell’intervento anche nei casi più complessi. L’esperienza del chirurgo fatta con un numero elevato di interventi eseguiti è da considerarsi un aspetto fondamentale qualora si decida di sottoporsi un intervento di questo tipo.

Indicazioni

In genere, i casi in cui si decide di eseguire un intervento di sostituzione di ginocchio sono quelli in cui il paziente presenta essenzialmente i seguenti sintomi:

  • dolore intenso e/o rigidità tali da determinare una limitazione anche delle più semplici attività quotidiane
  • gonfiore e infiammazione che non migliorano con le classiche terapie conservative
  • deformità che causano riduzione della mobilità articolare.

L’età media dei pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi totale è tra i 50 e gli 80 anni, anche se non esistono controindicazioni all’impianto su giovani adolescenti magari colpiti da artrite giovanile. L’indicazione principale rimane sempre il dolore e il grado di disabilità, pertanto l’intervento si può eseguire con successo a tutte le età.

I tempi di recupero

I tempi di recupero necessari dopo l’impianto di una protesi totale di ginocchio sono differenti da caso a caso e dipendono da molti fattori, tra cui lo stato di salute del paziente e dal fatto che sia stata scelta o meno l’opzione chirurgica più adeguata. Anche la riabilitazione post-intervento riveste un ruolo fondamentale: seguire con precisione e costanza le indicazioni del fisioterapista può fare la differenza nel raggiungere o meno gli obiettivi che ci si erano prefissati prima dell’intervento. 

In ogni caso, il tempo necessario per poter riprendere la maggior parte delle attività quotidiane è di 6-8 settimane mentre saranno necessari circa sei mesi, a volte anche 1 anno perché il recupero possa considerarsi completo.

Fonti: http://www.ior.it/curarsi-al-rizzoli/ginocchio-la-protesi-di-ginocchio

       

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