La realtà aumentata è finalmente una realtà?

Le innovazioni più interessanti sono spesso quelle che coinvolgono discipline diverse, al servizio le une delle altre. È il caso della realtà aumentata in chirurgia ortopedica che mette in relazione medicina, ingegneria e informatica allo scopo di offrire ai pazienti un servizio sempre migliore e ai chirurghi la sicurezza massima nell’eseguire gli interventi. Oggi la realtà aumentata si sta diffondendo lentamente, ma inesorabilmente nelle sale operatorie di tutto il mondo e sta iniziando a garantire risultati incoraggianti nell’ambito della chirurgia protesica di ginocchio. Approfondiamo insieme.

Che cos’è la realtà aumentata?

Spesso confusa con la realtà virtuale, la realtà aumentata è quella tecnologia in grado di mettere in relazione efficacemente reale e virtuale. Un esempio molto vicino a tutti noi sono quelle applicazioni social in grado di inserire, attraverso la fotocamera, elementi virtuali nella realtà reale come ad esempio gli ormai diffusissimi “filtri” che si utilizzano nei social network di maggior successo come Instagram o Snapchat.

Ma in che modo la realtà aumentata può diventare di interesse medico? È presto detto: gli elementi che, grazie alla realtà aumentata, vengono sovrapposti al reale in sala operatoria, sono tutti quei dati altrimenti reperibili solo su schermi lontani dal campo visivo del chirurgo, in più, grazie ai particolari occhiali smart, si visualizzano tracce utili a rendere il gesto tecnico estremamente preciso. Naturalmente la tecnologia è piuttosto complessa e ha presentato numerose criticità nel suo sviluppo. Oggi possiamo però affermare che l’evoluzione tecnologica della realtà aumentata applicata alla chirurgia ortopedica è giunta al punto di poter offrire un reale aiuto al chirurgo, per ora limitato ad alcuni settori della chirurgia ortopedica come ad esempio gli interventi di impianto di protesi di ginocchio.

Realtà aumentata e protesi di ginocchio

Come vi ho spiegato più volte sul mio blog, la chirurgia protesica di ginocchio è un campo non semplice che ha richiesto negli anni l’utilizzo di mezzi di diverso tipo per avvicinarsi a standard sempre più soddisfacenti. L’allineamento cinematico, le soluzioni personalizzate e non ultima la chirurgia robotica sono stati in grado di raggiungere ottimi risultati per quanto riguarda la soddisfazione da parte dei pazienti. Da diversi anni ormai alcune aziende stanno investendo risorse ed energie nello sviluppo delle tecnologie di realtà aumentata e alcuni chirurghi, come anch’io ho fatto e sto ancora facendo, si stanno mettendo al servizio di questa tecnologia, sperimentando sul campo le soluzioni più innovative.

Nella chirurgia di ginocchio la tecnologia offre al chirurgo la possibilità di vedere e seguire i piani operativi proiettati sulla lente degli occhiali smart. Ciò si traduce in una rimozione più precisa di osso e cartilagine e nel posizionamento più accurato dell’impianto. In molti momenti durante l’operazione inoltre la realtà aumentata fornisce indicazioni preziose per garantire tagli ossei precisi al millimetro. Attraverso dei sensori posti sopra e sotto all’articolazione infine, il sistema è in grado di dare indicazioni al chirurgo su come i tagli e il posizionamento della protesi possono influire sul comportamento dei legamenti. Tracciando l’allungamento dei legamenti collaterali in tutto il range di movimento consentono infatti una valutazione intraoperatoria 3D.

I vantaggi della realtà aumentata non sono limitati però all’interno delle quattro mura della sala operatoria: questa tecnologia si rivela preziosa anche nel momento della pianificazione dell’intervento. Nei giorni precedenti all’operazione si eseguono scansioni tomografiche computerizzate del ginocchio da operare in modo da creare dei modelli 3D dell’articolazione. La piattaforma informatica utilizzata per la pianificazione consente, attraverso il modello 3D, di prevedere quale sarà il posizionamento ideale dell’impianto in base alla particolare anatomia di ciascun paziente.

Prospettive per il futuro

Secondo l’opinione dei chirurghi che l’hanno sperimentata, la realtà aumentata consentirà in futuro procedure sempre migliori portando a:

  • tempi di recupero sempre più rapidi
  • miglior funzionamento delle protesi 
  • maggiori probabilità di successo a lungo termine.

Più la tecnologia della realtà aumentata verrà utilizzata, anche in ambiti non medici, più si svilupperà e sarà in grado di aiutare i chirurghi nelle più svariate specialità. L’auspicio per noi ortopedici è che con il tempo si possa utilizzare non più soltanto per il ginocchio e per le altre articolazioni per cui oggi è usata (come ad esempio la spalla), ma per la totalità degli interventi diventando con il tempo sempre meno costosa e dunque utilizzabile da tutti.

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