L’artrosi, come riconoscerla e curarla

Il campo dei dolori articolari è vario e complesso e non sempre per i pazienti è facile orientarsi. Come si riconoscono i dolori dovuti all’artrosi? Come si cura questa patologia? Quale specialista è il più adeguato a occuparsene? Qual è la differenza con l’artrite? In questo articolo cercherò di fare un po’ di chiarezza.

Una malattia degenerativa non sempre dovuta all’età

Sebbene siamo spesso portati ad abbinare l’artrosi alla popolazione anziana, la realtà è in parte diversa. Certo, essendo una malattia a carattere degenerativo, l’età avanzata può essere uno dei fattori di rischio determinanti per la comparsa della patologia, ma esistono altri fattori che possono favorirne l’insorgenza. Partiamo dall’inizio. Quando parliamo di artrosi ci riferiamo a una patologia caratterizzata dal progressivo consumo della cartilagine articolare che nel tempo può assottigliarsi a tal punto da perdere la sua funzione protettiva e ammortizzante nei confronti dell’osso. Questo porta le componenti dell’articolazione allo sfregamento con conseguente comparsa di formazioni ossee irregolari (dette becchi e osteofiti), fino al consumo e alla degenerazione vera e propria dell’osso.

Come dicevamo, le cause dell’assottigliamento della cartilagine non sono per forza dovute all’età. Distinguiamo infatti due tipologie di artrosi:

  • l’artrosi primaria o primitiva è la classica malattia dell’anziano. Il consumo della cartilagine è dovuto alla fisiologica azione del tempo;
  • l’artrosi secondaria può colpire una popolazione anche giovane. Nella maggior parte dei casi i pazienti affetti da artrosi secondaria sono sportivi agonisti o lavoratori che hanno compiuto per tanti anni attività pesanti a carico delle articolazioni. Questo tipo di artrosi può insorgere anche come conseguenza di traumi (ad esempio fratture) o di altre patologie a carico delle articolazioni come l’artrite reumatoide.

Come si effettua la diagnosi?

La maggior parte dei pazienti affetti da artrosi si rivolge al medico perché soffre di dolore a un’articolazione che condiziona le normali attività della vita quotidiana. È infatti il dolore il sintomo principale dell’artrosi – che aumenta con il movimento e al carico e si attenua con il riposo – spesso accompagnato da gonfiore e rigidità articolare

In sede di visita, dopo aver valutato i sintomi riferiti dal paziente, si valuta tramite specifici test lo stato dell’articolazione e si osservano le eventuali deformità. Il passo successivo è rappresentato dalle indagini radiologiche: l’esame con RX è infatti il principale strumento di valutazione dell’artrosi perché mette in evidenza con grande chiarezza l’eventuale assottigliamento delle cartilagini e la presenza di deformità nell’osso. Per completare la diagnosi lo specialista può inoltre prescrivere ulteriori esami come la risonanza magnetica nucleare o l’ecografia per lo studio dei tessuti molli periarticolari.

La cura dell’artrosi

Iniziamo con il dire che l’artrosi, essendo una malattia degenerativa, non si può curare in senso stretto, o meglio non esiste ad oggi nessun trattamento in grado di far regredire la patologia. Questo non significa che non si possa fare niente! Esistono numerose strategie di cura, conservative e chirurgiche, in grado di migliorare la sintomatologia e la funzionalità dell’articolazione. Per quanto riguarda i trattamenti conservativi, i farmaci, la fisioterapia e le infiltrazioni possono, da soli o in combinazione tra loro, aiutare in maniera significativa un buon recupero nei casi di artrosi di grado lieve e moderato. Negli stadi più avanzati della malattia è però la chirurgia l’unica strategia veramente risolutiva: attraverso l’impianto di articolazioni artificiali si sostituisce, in toto o in parte, l’articolazione malata restituendo un’ottima funzionalità ed eliminando la sintomatologia dolorosa.

Gli specialisti che si occupano della cura dell’artrosi sono l’ortopedico e il reumatologo: entrambi possono accompagnare il paziente nel percorso di cura, ma è solo l’ortopedico che può operare e dunque impiantare la protesi quando necessario.

Artrosi o artrite?

Sono due malattie molto diverse, ma spesso vengono confuse tra loro: l’artrosi e l’artrite, pur colpendo entrambe le articolazioni e avendo in parte sintomi comuni, si differenziano per moltissimi aspetti. Innanzitutto l’artrosi è una malattia degenerativa mentre l’artrite ha un’origine autoimmune ed è una patologia a carattere infiammatori. Il dolore artrosico inoltre, come abbiamo detto sopra, peggiora con il movimento e si attenua a riposo, esattamente il contrario di quello che succede per l’artrite il cui dolore compare infatti spesso di notte. L’artrite, a differenza dell’artrosi, essendo una malattia infiammatoria è spesso caratterizzata da arrossamento. Anche le stagioni agiscono in maniera differente su queste due malattie: mentre l’artrosi nella stagione calda in genere migliora, l’artrite ha un peggioramento con i climi caldi e umidi quindi l’afa estiva può condizionare negativamente la sintomatologia dolorosa causata da questa patologia.

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