Protesi di ginocchio: l’importanza del planning e le soluzioni personalizzate

La pianificazione pre operatoria è un aspetto fondamentale per la buona riuscita di un intervento di protesi di ginocchio. Lo studio dell’anatomia dell’arto, oltre che delle condizioni cliniche del paziente, rende l’intervento più sicuro e consente l’utilizzo di soluzioni il più possibile personalizzate. Vediamo nel dettaglio.

La parola chiave è “pianificazione”

Quando un paziente decide di sottoporsi a un intervento di impianto di protesi deve essere consapevole del fatto che la fase pre operatoria è importante tanto quanto quella chirurgica in sé e per sé. Il motivo è presto detto: maggiore è la conoscenza del candidato all’intervento da parte del chirurgo, migliori saranno le sue performance in sala operatoria e ancora migliore la scelta del tipo di impianto e della procedura chirurgica da effettuare.

In questa fase, la valutazione non deve limitarsi all’anatomia e alla meccanica dell’arto da operare, ma deve comprendere un’approfondita conoscenza del paziente nella sua interezza senza tralasciare nulla, nemmeno le considerazioni dal punto di vista

  • anestesiologico
  • internistico 
  • psicologico 
  • sociale

che potrebbero incidere sul risultato finale dell’intervento.

La fase pre operatoria ha anche la funzione di selezionare con cura la tipologia di protesi da impiantare e la tecnica chirurgica con cui impiantarla, come ad esempio il tipo di allineamento (meccanico o cinematico) da utilizzare.

Le ginocchia sono tutte diverse

Uno dei motivi per cui l’intervento di impianto di protesi di ginocchio, tra tutti gli impianti di protesi, è tra i più delicati dipende essenzialmente dal fatto che le ginocchia sono tutte diverse, da paziente a paziente. Le principali differenze si osservano negli angoli di allineamento tra femore e tibia che determinano la suddivisione in ginocchia dritte, vare o valghe. Un ginocchio si definisce varo quando l’angolo che si crea tra femore e tibia è aperto verso la linea mediana del corpo mentre si definisce valgo quando l’angolo è aperto verso l’esterno del corpo. Naturalmente le “categorie” in questione non sono solo tre, ma sono numerosissime perché dipendono dal grado di varismo o valgismo che il ginocchio presenta.

Le soluzioni personalizzate

Ginocchia diverse richiedono soluzioni personalizzate: questa è la direzione verso la quale si stanno muovendo sempre di più le ricerche dal punto di vista tecnico e tecnologico per quanto riguarda le protesi di ginocchio. 

Una delle soluzioni più interessanti è rappresentata dal sistema MyKnee, un approccio che pone grandissima attenzione alla personalizzazione degli impianti. Si tratta di una tecnologia in grado di progettare uno strumentario del tutto personalizzato attraverso lo studio e la rielaborazione delle immagini radiologiche che permette il posizionamento delle componenti in maniera precisa e sicura nel rispetto della pianificazione pre operatoria. Il vantaggio di questa procedura risiede anche nei costi che sono piuttosto ridotti, specie se raffrontati a quelli della chirurgia robotica.

Nella pianificazione dell’intervento è anche necessario decidere quale tipo di allineamento utilizzare durante l’impianto della protesi di ginocchio. Mentre un tempo si tendeva a “raddrizzare” l’arto sottoposto alla procedura (il cosiddetto Allineamento Meccanico), oggi si preferisce rispettare l’anatomia originaria dell’articolazione attraverso quello che viene definito Allineamento Cinematico (KA) che si propone appunto di mantenere la linea articolare esistente senza ricorrere a correzioni che andrebbero a turbare l’equilibrio delle strutture legamentose del ginocchio. Ma l’allineamento cinematico è sempre possibile?

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Kinematic Alignment sì o no?

La tecnica dell’allineamento cinematico è una svolta piuttosto interessante nell’ambito della protesica di ginocchio perché  garantisce percentuali di soddisfazione da parte del paziente molto più alte

Inoltre questa tecnica può essere abbinata anche al sistema MyKnee con risultati più precisi e soddisfazioni maggiori. La scelta del tipo di allineamento va effettuata sempre con grande attenzione considerando le caratteristiche proprie del paziente. In generale possiamo affermare che i gradi estremi di varismo e valgismo suggeriscono un approccio tradizionale: oltre i venti gradi è infatti preferibile utilizzare l’Allineamento Meccanico mentre valori inferiori possono essere trattati con ottimi risultati funzionali e grandi soddisfazioni di pazienti e chirurghi.

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