Cicatrice protesi di ginocchio

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Scopri cosa aspettarti dopo l’intervento, insieme ad alcune tecniche e consigli su come minimizzare la cicatrice!

Quando si affronta un intervento chirurgico per la protesi del ginocchio, una delle principali preoccupazioni dei pazienti riguarda la cicatrice che rimarrà dopo l’operazione. Sebbene ogni intervento lasci inevitabilmente una cicatrice, le moderne tecniche chirurgiche hanno fatto passi da gigante nel ridurre l’evidenza della ferita. 

In questo articolo, voglio proprio parlare delle cicatrici post-operatorie derivanti dall’intervento di protesi al ginocchio. Ci sono differenze tra le tecniche classiche e mini-invasive, sia per quanto riguarda le cicatrici che la durata della guarigione.

Tipi di intervento e cicatrici

L’intervento di protesi al ginocchio viene eseguito quando il ginocchio è danneggiato da malattie come l’artrosi, fratture, o altre patologie che compromettono il normale movimento dell’articolazione. L’obiettivo della chirurgia è sostituire la parte danneggiata con una protesi artificiale, ripristinando così la funzionalità e riducendo il dolore.

Protesi classica

Nella protesi classica del ginocchio, il chirurgo esegue un’incisione lunga solitamente tra i 15 e i 20 cm, centrata sulla rotula. Questa incisione permette di accedere facilmente all’articolazione, ma può lasciare una cicatrice più visibile. Il recupero è generalmente più lungo, poiché l’incisione coinvolge tessuti più profondi come muscoli, tendini e legamenti.

Le cicatrici derivanti da un intervento di protesi classica sono più evidenti rispetto ad altre tecniche, in parte a causa della lunghezza dell’incisione e della necessità di un accesso chirurgico più ampio. Inoltre, il dolore post-operatorio può essere più intenso e il recupero richiede più tempo rispetto agli approcci mini-invasivi. 

Tuttavia, i risultati funzionali sono eccellenti, e se seguiti correttamente, anche i danni estetici sono limitati nel tempo.

Protesi Mini Invasiva

Negli ultimi anni, la chirurgia mini-invasiva è diventata una scelta sempre più comune. Con l’approccio mini-invasivo, le incisioni sono significativamente più corte, solitamente tra gli 8 e i 12 cm per le protesi monocompartimentali o totali. 

L’accesso all’articolazione è meno traumatizzante per i tessuti circostanti, grazie a tecniche come il “subvastus” o il “midvastus”, che evitano l’incisione del tendine quadricipitale. Di conseguenza, i pazienti sperimentano meno dolore post-operatorio e una ripresa più rapida.

Le cicatrici dopo una protesi mini invasiva sono molto più piccole e meno visibili. Grazie alla tecnica chirurgica, che minimizza il trauma ai muscoli e ai legamenti, l’aspetto estetico del sito operatorio è notevolmente migliorato. 

Inoltre, l’uso di adesivi topici o colla chirurgica per chiudere l’incisione contribuisce a ridurre la visibilità dei punti, ottenendo cicatrici più discrete.

Fattori che influenzano l’evidenza della cicatrice

I miei pazienti mi chiedono spesso se possono, in qualche modo, ridurre la visibilità delle cicatrici, con unguenti, esercizi, buone abitudini. Vorrei dare la mia risposta anche in questo articolo.

Sebbene la tecnica chirurgica scelta influisca notevolmente sulla visibilità della cicatrice, le caratteristiche individuali del paziente giocano un ruolo altrettanto importante. Alcuni pazienti hanno una tendenza naturale a formare cicatrici ipertrofiche o cheloidi, che possono risultare più evidenti o sporgenti rispetto a cicatrici più sottili e piatte. 

L’uso di moderne tecniche di sutura, come la chiusura adesiva o i punti riassorbibili, può migliorare esteticamente l’esito, riducendo il rischio di formazioni cicatriziali indesiderate.

Cicatrice da intervento mini-invasivo: un’incisione ridotta per un recupero più rapido.

Esistono poi diverse tecniche post-operatorie per aiutare la cicatrizzazione e minimizzare l’evidenza della cicatrice chirurgica:

  • Assicurarsi che la cicatrice venga mantenuta pulita e protetta è fondamentale per una buona guarigione. Seguire le istruzioni del chirurgo riguardo alla cura della ferita e all’uso di medicazioni specifiche.
  • Dopo che la ferita è completamente guarita, un fisioterapista potrebbe consigliarti di eseguire massaggi leggeri sulla cicatrice per favorire una cicatrizzazione più uniforme.

Le cicatrici chirurgiche, anche quelle piccole, sono più sensibili al sole e possono scurirsi facilmente se non protette. L’uso di una protezione solare con SPF 50 è raccomandato per prevenire la pigmentazione della cicatrice.

Riabilitazione e recupero

La riabilitazione aiuta a prevenire complicanze e contribuisce anche a migliorare l’aspetto finale della cicatrice. La fisioterapia è essenziale per ridurre la rigidità articolare, prevenire aderenze cicatriziali e stimolare la circolazione sanguigna, favorendo la guarigione ottimale dei tessuti.

Con la protesi classica, i pazienti devono affrontare un recupero più lungo. L’incisione più grande comporta un trauma maggiore per i muscoli e i legamenti, il che può significare un periodo di riabilitazione più esteso. Durante questa fase, la cicatrice potrebbe apparire più prominente prima di guarire completamente, ma con il tempo e l’adozione di buone pratiche di cura, essa tende a migliorare.

L’approccio mini-invasivo, al contrario, consente un recupero più rapido. Poiché l’incisione è più piccola e meno traumatica, i pazienti sperimentano meno dolore e una ripresa più veloce. Inoltre, la cicatrice risulterà meno visibile, grazie alla riduzione del danno ai tessuti circostanti.

Possono esserci complicanze dopo l’intervento di protesi al ginocchio?

Come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono dei rischi di complicanze, anche se con le tecniche moderne questi sono significativamente ridotti. Le complicanze più comuni dopo l’intervento di protesi al ginocchio includono:

  • Infezione, sebbene rara. La cura della ferita, l’uso di antibiotici e un controllo post-operatorio attento sono fondamentali per prevenire tale complicanza.
  • Rigidità articolare. Non eseguire gli esercizi di mobilizzazione correttamente potrebbe rallentare il recupero.
  • Adesioni cicatriziali, che possono causare dolore o limitare i movimenti. Un programma di fisioterapia ben strutturato può ridurre significativamente questo rischio.

Ogni paziente dovrebbe seguire correttamente le indicazioni post-operatorie, come l’assunzione dei farmaci prescritti, il monitoraggio delle ferite e il supporto dei fisioterapisti. La cura della cicatrice, come l’applicazione di gel o crema specifica per cicatrici chirurgiche, aiuterà a migliorare l’aspetto finale.

Conclusioni

In sintesi, l’intervento di protesi al ginocchio può comportare una cicatrice, ma le moderne tecniche chirurgiche hanno fatto enormi progressi nel ridurre l’impatto estetico e funzionale. Le tecniche mini-invasive, in particolare, offrono notevoli vantaggi sia in termini di recupero più rapido che di cicatrici meno visibili.Se hai domande o dubbi riguardo all’intervento o al processo di guarigione, non esitare a contattarmi per fissare una prima visita.

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